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L’Osservatorio sulla detenzione amministrativa degli immigrati e l’accoglienza dei richiedenti asilo in Puglia nasce nell’autunno 2012 grazie ad un finanziamento concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia ai Dipartimenti di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Nel corso della sua attività, esso ha beneficiato anche di un contributo del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale della Regione Puglia ed ottenuto il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche giovanili, cittadinanza sociale, attuazione del programma.
Al centro delle attività dell’Osservatorio vi è il monitoraggio delle condizioni di detenzione nei Centri di identificazione ed espulsione, nonché l’analisi delle prassi di prima e seconda accoglienza dei richiedenti asilo in Puglia. Tale attività di monitoraggio ed analisi è svolta mediante una metodologa di ricerca “sul campo” sviluppata dai ricercatori che compongono il gruppo coordinato presso l’Università degli Studi di Bari dal prof. Luigi Pannarale.
Nel corso del suo primo anno di attività, l’Osservatorio ha concentrato le sue attività di analisi e monitoraggio sui tre segmenti istituzionali in cui si articola il sistema di detenzione ed accoglienza di immigrati e richiedenti asilo in Puglia: (a) la rete dei centri di detenzione per stranieri di pertinenza del Ministero dell’Interno; (b) la rete dei centri di “prima accoglienza” per immigrati e richiedenti asilo di pertinenza del Ministero dell’interno; (c) la rete dei centri di “seconda accoglienza” che fa capo al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR).