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L’attività di osservazione e monitoraggio dell’Osservatorio è partita nel mese di gennaio 2013, una volta ottenuti i necessari accrediti istituzionali. La prima fase dell’attività di ricerca è consistita in una serie di visite mirate presso le strutture dei CIE e dei CARA pugliesi, nel corso delle quali i ricercatori coinvolti hanno raccolto una serie di dati quantitativi e qualitativi relativi alle caratteristiche socio-anagrafiche degli ospiti delle strutture, agli aspetti gestionali ed alla vita quotidiana all’interno dei centri. La raccolta dati è stata realizzata per mezzo di una Scheda di rilevazione costruita appositamente in funzione delle diverse caratteristiche funzionali e gestionali dei CIE e dei CARA, nonché di una Scheda di raccolta dati pensata per raccogliere informazioni dettagliate su ingressi, presenze, enti coinvolti nella gestione dei centri, periodi di chiusura degli stessi. La Scheda di rilevazione è in particolare uno strumento di ricerca estremamente duttile poiché consente di raccogliere, accanto a dati di natura schiettamente quantitativa che potrebbero essere acquisiti anche a distanza, una serie di “note qualitative” frutto dell’attività di ricerca e dell’osservazione diretta “sul campo” svolta dai ricercatori nel corso delle visite di monitoraggio.
Una volta completata la fase preliminare di raccolta dati, tra il mese di maggio e il mese di luglio 2013 i ricercatori dell’Osservatorio hanno effettuato una serie di accessi presso le strutture del CIE di Bari Palese e dei CARA di Bari Palese, Foggia Borgo Mezzanone e Brindisi Restinco nel corso delle quali sono state condotte una serie di interviste “semi-strutturate” con personale dell’ente gestore e ospiti trattenuti all’interno delle strutture oggetto della ricerca. Nel complesso sono state registrate 13 interviste nel corso di tre accessi nel CIE di Bari Palese e 27 interviste nel corso di sette accessi presso le strutture dei CARA di Bari, Foggia e Brindisi. Il CIE di Brindisi Restinco, attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione, non ha potuto essere oggetto della nostra attività di ricerca sul campo. La Scheda di rilevazione dati relativa a questa struttura è stata compilata a cura della Prefettura UTG competente. Le interviste e le visite sul campo effettuate nella seconda fase della ricerca sono servite, in particolare, a completare ed approfondire per mezzo di una metodologia di indagine prevalentemente qualitativa aspetti problematici emersi dall’analisi delle schede di rilevazione compilate nella prima fase della ricerca.
Analoga metodologia di monitoraggio e raccolta dati è stata utilizzata per la ricerca nei centri SPRAR presenti sul territorio pugliese, che è cominciata nel mese di marzo 2013. Nel corso di ogni visita sul campo, i ricercatori coinvolti hanno svolto una serie di interviste “semi-strutturate” e sottoposto ai responsabili del progetto di accoglienza una Scheda di rilevazione elaborata appositamente in base alle caratteristiche specifiche dei centri SPRAR e volta a raccogliere informazioni relative, oltre che alle caratteristiche socio-anagrafiche dei beneficiari, anche alle modalità di accoglienza, ai servizi erogati e alle attività realizzate da ogni progetto, nonché i percorsi di integrazione e di empowerment effettivamente seguiti dai beneficiari degli stessi. Complessivamente, sono stati censiti e visitati 18 progetti attualmente operanti sul territorio pugliese. Nell’ambito di queste visite sono state compilate 18 schede di rilevazione e realizzate 17 interviste con responsabili ed operatori dei progetti di accoglienza. In occasioni diverse sono stati inoltre intervistati la responsabile del servizio immigrazione del Comune di Bari, il tutor di progetto della regione Puglia e due funzionari presso il Servizio Centrale.